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Bombi in primavera-estate: strategie integrate per mitigare gli effetti degli “hot stress”

30-05-2025 17:07

Raggio Verde

Attività Agronomica ed Esperienze di Campo, Ricerca e Fitoiatria, Cultura Agraria,

Bombi in primavera-estate: strategie integrate per mitigare gli effetti degli “hot stress”

Una recente e significativa metanalisi, che ha consolidato i dati di 21 studi distinti comprendenti 71 prove sperimentali distribuite a livello...

Una recente e significativa metanalisi, che ha consolidato i dati di 21 studi distinti comprendenti 71 prove sperimentali distribuite a livello globale (Europa, Messico, Nord America, Sudamerica, Australasia, Asia e Africa), ha messo in luce l'importanza dell'impollinazione entomofila, specificamente operata da Apidi (api e bombi), per la coltura del pomodoro (Solanum lycopersicum). Uno studio, in particolare (Cooley & Vallejo-Marín - 2021), ha evidenziato differenze quantitative e qualitative sostanziali nel peso e nella qualità dei frutti ottenuti tramite l'impollinazione vibratile (o "buzz pollination", nota anche come sonificazione) effettuata da queste specie pronube, rispetto ai metodi convenzionali quali la scuotitura meccanica dei fiori o l'applicazione di fitormoni di sintesi (es. auxine o giberelline) per indurre la partenocarpia o migliorare l'allegagione. 

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Le specie appartenenti alla famiglia delle Solanacee, tra cui il pomodoro, presentano una morfologia fiorale particolarmente adattata all'azione bottinatrice dei bombi e, in misura minore, di alcune api capaci di vibrazione. Gli stami del pomodoro possiedono antere a deiscenza poricida, ovvero il polline viene rilasciato attraverso piccoli pori apicali. La liberazione efficace di questo polline denso e relativamente pesante è massimizzata dalle vibrazioni ad alta frequenza (generalmente tra 200 e 400 Hz) prodotte dai muscoli toracici indiretti del volo dell'insetto durante la sonificazione. Questa azione meccanica e tattile è fondamentale per garantire una deposizione pollinica ottimale sullo stigma, influenzando direttamente il numero di semi e, di conseguenza, le dimensioni, il peso e talvolta la forma del frutto. 

 

La coltivazione del pomodoro in ambiente protetto (serra) rappresenta una delle attività agricole a più alto reddito a livello mondiale. Tuttavia, questo sistema colturale è vulnerabile a diversi fattori di stress abiotici e biotici. Tra questi, lo stress termico ("hot stress") e l'impiego, spesso inevitabile, di prodotti fitosanitari possono compromettere gravemente l'attività degli impollinatori. Durante i periodi estivi, in particolare, l'intensa radiazione solare può causare un aumento esponenziale della temperatura all'interno delle serre, specialmente se queste non sono dotate di adeguati sistemi di ombreggiamento e ventilazione.  

 

Gli stress termici esercitano effetti deleteri diretti sia sugli impollinatori che sulla fisiologia della pianta. Per i bombi, temperature superiori ai 30-35°C possono ridurre drasticamente l'attività di foraggiamento, aumentare la mortalità e indurre comportamenti di termoregolazione dell'arnia (es. ventilazione attiva) a scapito della raccolta di polline e nettare. Parallelamente, la pianta di pomodoro sotto stress termico può manifestare una ridotta produzione di polline, una minore vitalità pollinica e una ridotta recettività stigmatica. Come evidenziato da Descamps et al. (2021), temperature elevate possono anche alterare l'attrattività dei fiori, riducendo le dimensioni della corolla e dei sepali e modificando l'emissione di composti organici volatili (COV) che fungono da richiamo per gli impollinatori. Di conseguenza, i pronubi tendono a visitare un numero progressivamente inferiore di fiori all'aumentare della temperatura, con un impatto negativo diretto sull'allegagione e sulla resa finale. 

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Al fine di mitigare questi effetti e salvaguardare la produzione, è cruciale adottare strategie integrate mediante: 

 

  • Gestione Termica Passiva. Ottimizzare il raffrescamento naturale dell'ambiente serra attraverso una corretta gestione delle aperture, privilegiando quelle al colmo per favorire l'effetto camino e la fuoriuscita dell'aria calda. 
  • Ombreggiamento Avanzato. Utilizzare sistemi di ombreggiamento efficaci, come l'applicazione di prodotti imbiancanti specifici sulle coperture o l'impiego di reti fotoselettive. Queste ultime sono progettate per filtrare selettivamente le lunghezze d'onda della luce, in particolare limitando la trasmissione della radiazione infrarossa (IR), principale responsabile dell'accumulo di calore, pur mantenendo livelli ottimali di radiazione fotosinteticamente attiva (PAR). 
  • Microclima Ottimale per le Arnie. Posizionare le arnie dei bombi in zone strategiche all'interno o all'esterno della serra, garantendo una buona ventilazione e protezione dall'irraggiamento solare diretto. Soluzioni innovative, come sistemi di raffreddamento attivo per arnie come i sistemi integrati con “cooling system” IMPOL MAX, (T.Max&Co. Srls), possono abbassare di circa 1-2°C la temperatura media, mantenendo le colonie in condizioni di minor stress e maggiore attività di bottinaggio, preservandone l'efficienza impollinatrice anche in condizioni di elevate temperature esterne. 
  • Supporto Fisiologico alla Coltura. Implementare l'uso razionale e costante di biostimolanti. Questi prodotti (contenenti ad esempio amminoacidi, estratti di alghe, acidi umici e fulvici, microrganismi benefici) possono migliorare la resilienza della pianta agli stress abiotici, inclusi quelli termici, potenziando i meccanismi antiossidativi, l'efficienza fotosintetica e l'equilibrio ormonale, contribuendo a mantenere le piante più vigorose e i fiori più attrattivi. 

 

In conclusione, api e bombi rappresentano una risorsa biotecnologica insostituibile per l'orticoltura specializzata. La loro attività garantisce non solo un incremento delle rese quantitative, ma anche un miglioramento degli standard qualitativi dei frutti (es. pezzatura, consistenza, contenuto zuccherino) e una maggiore sostenibilità ambientale rispetto alle tecniche di impollinazione artificiale. È pertanto imperativo adottare tutte le conoscenze scientifiche, gli strumenti tecnologici e le pratiche agronomiche innovative disponibili per creare un ambiente favorevole al benessere e all'efficienza di questi preziosi alleati dell'agricoltura. 


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Fonti: 

Cooley H, Vallejo-Marín M. (2021). Buzz-Pollinated Crops: A Global Review and Meta-analysis of the Effects of Supplemental Bee Pollination in Tomato. J Econ Entomol. 114(2):505-519. doi:10.1093/jee/toab009 

 

Descamps C, Jambrek A, Quinet M, Jacquemart AL. (2021). Warm Temperatures Reduce Flower Attractiveness and Bumblebee Foraging. Insects. 12(6):493. Published 2021 May 25. doi:10.3390/insects12060493 


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