Oggi nel nostro Paese alcune realtà agricole tendono verso sistemi agronomici di coltivazione sostenibili: il Residuo Zero è una opzione che, insieme a certificazioni di qualità, conta sulla possibilità di realizzare una produzione con il minimo (se non quasi nullo) apporto di Sostanze Attive di Sintesi (SA). In questi casi l’alimento prodotto presenta un livello di agrofarmaci in residuo praticamente assente (0.01ppm), e per questo esso risulta praticamente “totally clean”.
Le derrate prodotte con tali caratteristiche rappresentano attualmente la più recente innovazione in campo agroalimentare, in forte sviluppo tra e presso le aziende e la GDO.
La Difesa Fitosanitaria in questi contesti è spesso affidata ad una vera e propria programmazione ciclica, fatta di strumenti fitoiatrici a basso impatto ambientale e integrabili fra loro:
- Microrganismi, tra cui Funghi Micorrizici arbuscolari e antagonisti, Batteri ad azione antibiotica e biostimolante, Lieviti e Nematodi entomopatogeni;
- Estratti naturali vegetali ad azione nutraceutica;
- Sostanze di base (SdB), aventi azione nutriente, biostimolante, nutraceutica, elicitoria, anticrittogamica, ecc.;
- Induttori di resistenza di origine vegetale;
- Corroboranti e altre sostanze di origine naturale aventi diversa azione specifica;
- SA selettive ed ecocompatibili.
L’utilizzo di gran parte di queste sostanze è solitamente sinergico per l’agroecosistema di riferimento e benefico per gli ecosistemi contigui. Esse favoriscono anzi la ricostituzione dei Biomi danneggiati, ripristinando gran parte della resilienza dei suoli coltivati. L’introduzione di pochissime SA inoltre, al fine di potenziare gli effetti fitoiatrici dei protocolli, non altera la funzionalità degli stessi, soprattutto se le molecole utilizzate sono di recente introduzione, selettive nei confronti di insetti e microrganismi non bersaglio e prive di residui dannosi per l’ambiente.
Un esempio di protocolli adottabili è quello riportato in questo articolo: una virtuosa azienda locale ha intrapreso una coltivazione di pomodoro in serra, adottando un protocollo di prevenzione e intervento sin dalle fasi di preparazione del suolo, con l’impiego di:
- Estratti di propoli in soluzione idroalcolica ed oleosa (Bioreset, Itaka), ad azione biofumigante, in fase preparatoria;
- Funghi micorrizici ed estratti vegetali ad azione biostimolante la rizosfera e il Microbioma (Hercole, Maxisoil - Itaka) sin dal post-trapianto;
- Funghi antagonisti Trichoderma harzianum, T. asperellum, T. atroviride (3KO, Itaka) somministrati ad intervalli regolari intra-ciclo, unitamente ad attivatori specifici e Zn (Vpower Zn, Agriges).
La difesa epigea nei confronti di fitofagi dannosi (acari come Aculops e Aleurodidi come Bemisia tabaci) è affidata prevalentemente all’impiego di Bauveria bassiana (Naturalis, Biogard) unitamente a specialità repellenti a base di estratti di Liliacee (Garlic, Itaka).
Formulati Induttori di resistenza di varia natura, sono congiuntamente e alternativamente somministrati per favorire l’ispessimento e la fortificazione dei tessuti, nonché per resistere ad eventuali attacchi di Oidio e altre crittogame, a base di estratti vegetali di Acacia e Salice (Merlino, Itaka), polimeri e Zinco-Manganese (Akar Plus MZ, Agriges), Chitosano (Plinius s, Itaka), estratti di Rutacee ad azione antistress (Citromix, Bioalt) e formulati contenenti Si e Ca (Barrier, Cosmocel). Estratti di Propoli (Propolis, Simcro) sono infine aggiunti come corroboranti, disinfettanti naturali e attrattivi per bombi.
Risultati:
- piante fortificate, con cime tomentose e generatività;
- palchi vigorosi, con fioritura attiva e allegagione completa;
- foglie verdi a maggiore capacità fotosintetica;
- sviluppo armonico degli internodi e bassissima presenza di patogeni;
- assenza di fitofagi come acari e aleurodidi;
- rinnovato sviluppo rizosfera, con spiccate capacità rizogenerative (vedi foto);
- ridotto apporto di SA nelle miscele anticrittogamiche e insetticide, con conseguente sviluppo di antagonisti naturali (Nesidiocoris tenuis).
fonti:
DIR. 2009/128/CE
Reg. (CE) N. 1107/2009
Regolamento di Esecuzione (UE) 540/2011, parte C
Regolamento (CE) n.° 889/2008
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