La radiazione solare è l’elemento primario e imprescindibile per la vita sul pianeta Terra. Per tanti è così “normale” la luce del nostro Sole che viviamo ogni giorno la nostra vita senza farci caso. Essa è però fondamentale per ogni organismo autotrofo (cioè capace di autoprodursi ciò di cui ha bisogno), come per le piante, alghe e altri organismi capaci di utilizzarla grazie a processi biochimici complessi noti come Fotosintesi Clorofilliana.
La fotosintesi è stata il primo grandioso processo evolutivo sin dai primordi. Grazie a pigmenti verdi denominati Clorofille, le piante sono capaci di convertire questa fonte di energia nella molecola chimica fondamentale per la sopravvivenza: il Glucosio, lo zucchero per eccellenza.
La fotosintesi non è tuttavia l’unico fenomeno biochimico che accompagna le reazioni alla luce nelle piante. Lo spettro luminoso (soprattutto il rosso, il rosso lontano e il blu) è in grado di stimolare taluni fitormoni, come il Fitocromo, il quale è regolatore di diversi reazioni di crescita e di sviluppo nello spazio delle piante. Anche la presenza della radiazione ultravioletta (UV-B) è in grado di apportare modifiche alla fisiologia e alla risposta metabolica dei vegetali, grazie all’effetto sulla produzione di flavonoidi e altre sostanze ad azione antiossidante.
Da questi presupposti, in agricoltura, si è sempre più ampliata la possibilità di poter coltivare in ambiente protetto attraverso l’impiego di apposite coperture specifiche, capaci di influenzare oltre che i parametri fisiologici delle colture, anche lo stesso ambiente, in termini di spettro luminoso utilizzabile, temperatura, UR (umidità relativa dell’ambiente) e biorepellenza contro insetti fitofagi, consentendo di far progredire numerose aziende agricole, grazie alla disponibilità continua di nuovi materiali.
È il caso delle plastiche fotoselettive a lunga durata di Ginegar Plastic Products Ltd (Sunsaver, Diffused AM), in grado, mediante tecnologie avanzate, di garantire:
- una maggiore trasmittanza e quindi di un apporto luminoso di lunghezza d’onda idoneo alle esigenze delle colture, capace di massimizzare le loro capacità generative;
- la diffusione e la distribuzione della luce in ogni direzione, ottimizzando in tal modo sia la fotosintesi che lo sviluppo nello spazio delle piante;
- una limitazione del gocciolamento, riducendo la UR globale e quindi bloccando la crescita e lo sviluppo di Crittogame e Batteriosi (con un range efficacia di 2-3 anni);
- un maggiore effetto anti-nebbia, nonostante la capacità termica e che insieme alla riduzione del gocciolamento favorisce il mantenimento di colture asciutte;
- riduzione della polvere, che globalmente incide sull’aumento della quantità di luce presente;
- l’intrappolamento dell’aria calda all’interno della struttura, riducendo l’incidenza delle gelate e quindi del repentino raffreddamento di foglie e organi suscettibili;
- un effetto antiparassitario, specie nei confronti di fitofagi dannosi, vettori di pericolose fitopatie, nonché di schermo verso la proliferazione di Crittogame (Botrite);
- infine una maggiore resistenza agli elementi corrosivi (Zolfo in particolare: fino circa 2.500 ppm contro i 700 ppm garantiti da altre plastiche) che ne permettono di allungare la vita tecnica in campo;
- una maggiore resistenza nel tempo, con una durata della vita tecnica del materiale.
In particolare, l’effetto termico è quello che riveste, insieme alla capacità di finestra nei confronti degli UV-B, importanza specifica per questi film specifici fotoselettivi. La produzione particolare del film, consente di creare un materiale in grado di bloccare la radiazione IR (infrarossa) emessa dal suolo e dalle colture, permettendo la conservazione del calore nella struttura.
Inoltre è stato scientificamente dimostrato come la idoneità del film a consentire l’ingresso di raggi UV-B possa trasformarsi in un vero e proprio effetto biostimolante: grazie all’azione di questa radiazione, le piante sono in grado di accumulare sostanze biochimicamente attive, spesso sottoforma di metaboliti secondari associabili alle risposte di difesa attive e/o passive (SAR), come flavonoidi, antociani, polifenoli e altri pigmenti in grado di aumentare le difese nei confronti degli attacchi parassitari e di aumentare talune caratteristiche qualitative dei prodotti raccolti, come l’aumento del colore e della cromatura di frutti e parti di pianta edibili.
Fonti:
Guerrini S., Yan C., Malinconico M., and Mormile P., Agronomical Overview of Mulch Film Systems, Chp.13 of Book:” Polymers for Agri-Food Applications”, Tomy J. Gutiérrez Editor, Springer, ISBN 978-3-030-19415-4, ISBN 978-3-030-19416-1, Sept. 2019
Mormile P., Rippa M., Graziani G. and Ritieni A., Use of greenhouse-covering films with tailored UV-B transmission dose for growing ‘medicine’ through plants: rocket salad case, Journal of Science of Food and Agriculture (2019)
Taiz L., Zeiger E., M. Møller I., and Murphy A. Plant Physiology and Development 6th ed. (2014) - Piccin
Tonzig S., Marré E., Botanica generale: Morfologia e Fisiologia Vegetali parte seconda (1986) – Casa Ed. Ambrosiana Milano
