Nel pomodoro coltivato in serra, la maturazione dei frutti coincide con la colorazione definitiva della bacca, solitamente rossa, ma anche gialla o di altra in base alla varietà in oggetto, oppure, ancora, “a verde”, cioè a primo viraggio nel caso delle varietà raccolte appena invaiate.
Nella fase di maturazione, la bacca subisce cambiamenti oltre che nella colorazione, anche nella composizione, nella consistenza e nel sapore in generale, grazie all’equilibrio ormonale instauratosi sin già dalle fasi precedenti e regolato dai preminenti fattori pedo-ambientali. Tra le sostanze sintetizzate, vi sono glucosio e fruttosio, derivati principalmente dalla decomposizione dell’amido, betacarotene e licopene, pectine solubili, composti aromatici, ecc.
Appena poco dalla prima e completa maturazione fisiologica, il valore relativo al contenuto in amido e clorofilla decade si assiste ad un aumento esponenziale nel contenuto in licopene e della poligalatturonasi, mentre CO2 ed Etilene prima aumentano e poi diminuiscono durante la maturazione. Quest’ultimo, l’Etilene, è responsabile della velocità di maturazione in tutte le bacche presenti e può aumentare al crescere della Temperatura e di alcuni nutrienti minerali, quali soprattutto il Potassio (K+).
In effetti, sono diversi i parametri in grado di influenzare la qualità dei frutti e la loro maturazione, soprattutto i fattori ambientali e le pratiche colturali adottate in serra. Determinanti, infatti, a questo fine, si rivelano l’intensità luminosa, la temperatura, il VPD (Deficit della pressione di vapore), la CO2, il substrato (suolo o fuori suolo) e la fertirrigazione. I fattori ambientali e la conduzione colturale in serra sono sicuramente i più decisivi circa la più armonica maturazione delle bacche.
Essi possono essere ricondotti a:
- migliore profilo organolettico dei frutti, realizzatisi in corrispondenza di una più marcata concentrazione di zuccheri e acidi (°Brix elevato), a loro volta condizionati da una maggiore intensità luminosa e da un apporto e un’assimilazione corretta di K+ a livello terreno-pianta;
- attenuazione del colore e consistenza della bacca, in funzione di livelli termici bassi o elevati e una ridotta ventilazione dell’ambiente serra;
- fisiopatie, come i disordini fisiologici più noti come Blossom-end-rot, Scatolatura, Blotchy ripening, ecc., fortemente condizionati da penurie nutrizionali ed estremi microclimatici locali.
Non è quindi una novità, infatti, prevedere apporti differenziati in funzione dello stadio fenologico dei frutti, aumentando significativamente la presenza di elementi come il K+, somministrato mediante fertilizzanti specifici ad alta solubilità ed esenti da Cl- (Tyler 12.5.40), nonché complessato con fattori di crescita, Zinco, Manganese, Ferro e sostanza organica (Maral NPK, Agriges + Folikel 6 Fe Zn Mn, Simcro), al fine di favorire un effetto bioattivante e antiossidante duraturo fino alla raccolta. Quest’ultima è quindi agevolmente anticipata, grazie al complesso somministrato, ormoni vegetali e molecole attivanti comprese, anche grazie alla periodica somministrazione precedente di formulati a base preBiotica (Biomax Magnum, Cosmocel), in grado di favorire un pool microbico simbiotico e sinergico, capace di fornire siderefori di Fe e altri nutrienti minerali, sostanze ad azione auxinica, ecc., migliorando l’ingrossamento e la produzione generale, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo.
Come si evince dalle foto, un apparato fotosintetico ben formato, una conduzione esemplare della coltura e l’adozione d’interventi ad-hoc, mediante protocolli stilati allo scopo, consente il raggiungimento di picchi qualitativi importanti, specie per varietà particolari come nel caso degli allunganti tipo San-Marzano, particolarmente sensibili alle fisiopatie climatiche e ai difetti nutrizionali in campo, con l’ottenimento di frutti luminosi, di colore rosso brillante e ben conformati in pezzatura e scalarità produttiva.
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Fonti:
AA. VV. (2010): Il Pomodoro, coordinamento scientifico di V. Magnifico. Collana Coltura&Cultura, ideata e coordinata da R. Angelini, Bayer CropScience, Ed. Script, Bologna, pagg592
Taiz L., Zeiger E., Fisiologia vegetale (Ed. 2012), Piccin Taiz L., Zeiger E., Fisiologia vegetale (Ed. 2012), Piccin