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LA MATURAZIONE DELLE BACCHE NEL POMODORO: IDEE PER PROMUOVERLA IN MODO RAZIONALE

21-11-2023 11:28

Raggio Verde

Attività Agronomica ed Esperienze di Campo, Ricerca e Fitoiatria, Cultura Agraria, Cosmocel, Simcro, Tyler,

LA MATURAZIONE DELLE BACCHE NEL POMODORO: IDEE PER PROMUOVERLA IN MODO RAZIONALE

Nel pomodoro coltivato in serra, la maturazione dei frutti coincide con la colorazione definitiva della bacca, solitamente rossa...

Nel pomodoro coltivato in serra, la maturazione dei frutti coincide con la colorazione definitiva della bacca, solitamente rossa, ma anche gialla o di altra in base alla varietà in oggetto, oppure, ancora, “a verde”, cioè a primo viraggio nel caso delle varietà raccolte appena invaiate.

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Nella fase di maturazione, la bacca subisce cambiamenti oltre che nella colorazione, anche nella composizione, nella consistenza e nel sapore in generale, grazie all’equilibrio ormonale instauratosi sin già dalle fasi precedenti e regolato dai preminenti fattori pedo-ambientali. Tra le sostanze sintetizzate, vi sono glucosio e fruttosio, derivati principalmente dalla decomposizione dell’amido, betacarotene e licopene, pectine solubili, composti aromatici, ecc.


Appena poco dalla prima e completa maturazione fisiologica, il valore relativo al contenuto in amido e clorofilla decade si assiste ad un aumento esponenziale nel contenuto in licopene e della poligalatturonasi, mentre CO2 ed Etilene prima aumentano e poi diminuiscono durante la maturazione. Quest’ultimo, l’Etilene, è responsabile della velocità di maturazione in tutte le bacche presenti e può aumentare al crescere della Temperatura e di alcuni nutrienti minerali, quali soprattutto il Potassio (K+).


In effetti, sono diversi i parametri in grado di influenzare la qualità dei frutti e la loro maturazione, soprattutto i fattori ambientali e le pratiche colturali adottate in serra. Determinanti, infatti, a questo fine, si rivelano l’intensità luminosa, la temperatura, il VPD (Deficit della pressione di vapore), la CO2, il substrato (suolo o fuori suolo) e la fertirrigazione. I fattori ambientali e la conduzione colturale in serra sono sicuramente i più decisivi circa la più armonica maturazione delle bacche.

 

Essi possono essere ricondotti a: 

  • migliore profilo organolettico dei frutti, realizzatisi in corrispondenza di una più marcata concentrazione di zuccheri e acidi (°Brix elevato), a loro volta condizionati da una maggiore intensità luminosa e da un apporto e un’assimilazione corretta di K+ a livello terreno-pianta;
  • attenuazione del colore e consistenza della bacca, in funzione di livelli termici bassi o elevati e una ridotta ventilazione dell’ambiente serra;
  • fisiopatie, come i disordini fisiologici più noti come Blossom-end-rot, Scatolatura, Blotchy ripening, ecc., fortemente condizionati da penurie nutrizionali ed estremi microclimatici locali.

 

Non è quindi una novità, infatti, prevedere apporti differenziati in funzione dello stadio fenologico dei frutti, aumentando significativamente la presenza di elementi come il K+, somministrato mediante fertilizzanti specifici ad alta solubilità ed esenti da Cl- (Tyler 12.5.40), nonché complessato con fattori di crescita, Zinco, Manganese, Ferro e sostanza organica (Maral NPK, Agriges + Folikel 6 Fe Zn Mn, Simcro), al fine di favorire un effetto bioattivante e antiossidante duraturo fino alla raccolta. Quest’ultima è quindi agevolmente anticipata, grazie al complesso somministrato, ormoni vegetali e molecole attivanti comprese, anche grazie alla periodica somministrazione precedente di formulati a base preBiotica (Biomax Magnum, Cosmocel), in grado di favorire un pool microbico simbiotico e sinergico, capace di fornire siderefori di Fe e altri nutrienti minerali, sostanze ad azione auxinica, ecc., migliorando l’ingrossamento e la produzione generale, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo.

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Come si evince dalle foto, un apparato fotosintetico ben formato, una conduzione esemplare della coltura e l’adozione d’interventi ad-hoc, mediante protocolli stilati allo scopo, consente il raggiungimento di picchi qualitativi importanti, specie per varietà particolari come nel caso degli allunganti tipo San-Marzano, particolarmente sensibili alle fisiopatie climatiche e ai difetti nutrizionali in campo, con l’ottenimento di frutti luminosi, di colore rosso brillante e ben conformati in pezzatura e scalarità produttiva.


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Fonti:
AA. VV. (2010): Il Pomodoro, coordinamento scientifico di V. Magnifico. Collana Coltura&Cultura, ideata e coordinata da R. Angelini, Bayer CropScience, Ed. Script, Bologna, pagg592

Taiz L., Zeiger E., Fisiologia vegetale (Ed. 2012), Piccin Taiz L., Zeiger E., Fisiologia vegetale (Ed. 2012), Piccin


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