Nel mondo dell’orticoltura, si sa, per ottenere produzioni interessanti dal punto di vista quali-quantitativo è necessario non sottovalutare l'aspetto idrico e nutrizionale di ogni coltura che si rispetti.
La fertirrigazione, attraverso l’apporto di tuttI gli elementi e le sostanze fondamentali per la crescita delle piante, come fertilizzanti, ammendanti e biostimolanti, fa sì che si possa rendere maggiormente efficiente la crescita vegeto-riproduttiva durante i vari stadi fenologici della coltura: 1) post-trapianto, 2) accrescimento vegetativo, 3) fioritura-allegagione, 4) ingrossamento frutti, 5) maturazione e raccolta.
È fondamentale ottimizzare ogni apporto in corrispondenza di queste fasi, al fine di evitare dismetabolie e antagonismi che potrebbero dar luce a sgradite filature, aborti e, soprattutto, incidere sulla pezzatura e la qualità finale dei frutti.
A tal proposito, importantissimi equilibri da non trascurare sono i rapporti K+/(Ca2+ +Mg2+) e N/K. Nel primo caso, è ricorrente l’antagonismo esercitato fra questi stessi cationi: ottimizzandone le quantità percentuali apportate, è possibile orientare l’andamento vegeto-riproduttivo, limitando per quanto possibili eventuali carenze o eccessi.
Nel caso di colture esigenti come la Minianguria e le cucurbitacee precoci, in serra o tunnel, tale rapporto può essere regolato al ribasso, favorendo Ca2+ e Mg2+, nelle prime fasi (0,2-0,5 tra le fasi 2 e 4), e procedendo progressivamente a valori prossimi a 1 nella fenofase relativa all’ingrossamento e la maturazione dei frutti (4-5). Tale valore può essere ulteriormente innalzato in caso di salinità e sodicità di acque irrigue e suolo.
In particolare il Ca2+, elemento cementante dei tessuti per antonomasia, è necessario nelle prime fasi e in post-allegagione, al fine di scongiurare fisiopatie legate alla potenziale indisponibilità futura di questo elemento nei frutti, come la Necrosi apicale del cocomero, ove i tessuti distali del peponide necrotizzano e collassano, divenendo suscettibili di attacchi fungini e batterici (Botrytis, Erwinia, ecc.).
Per il rapporto N/K invece, è chiaro che maggiormente ci si avvicina a fasi pre-raccolta, minore dev’essere tale rapporto.
Un esempio di razionale conduzione in fasi 3, 4 e 5 è suggerito come per la coltura nelle foto allegate: ovvero una Minianguria in serra sostenuta da un protocollo a base di Ca2+ in sospensione e completamente assimilabile (Mainstay Calcio, Cosmocel), somministrato in post-allegagione, poi seguito da fertirrigazione con NPK ad alta purezza e assimilabilità, con propensione vero apporti elevati in K+ (17.5.17+Ca, Tyler) e specialità ad azione bioattivante (Maral NPK, Agriges).
Protocolli simili possono essere adottati in quasi tutti i contesti produttivi, ma rimane tuttavia fondamentale avvalersi della consultazione di Tecnici e Professionisti di settore che possano ottimizzarne l’uso in base al contesto agronomico.
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