L’instaurarsi di un clima estremo, caratterizzato dal prolungamento di condizioni di Umidità Relativa (UR) e temperature tipiche di un territorio mediterraneo sempre più “tropicale”, rendono le coltivazioni della fascia trasformata confacenti alla crescita e allo sviluppo di agenti di malattia e di danno sempre più “aggressivi” e spesso imprevedibili.
Nelle scorse settimane abbiamo avuto modo di approfondire alcune di queste patologie, spina nel fianco di tantissimi orticoltori specializzati, soprattutto le Crittogame che colpiscono solanacee come il Pomodoro coltivato in serra.
In Fitoiatria esistono diversi gradi d’intervento, in grado di mantenere la popolazione di parassiti al di sotto delle soglie economiche di danno: tali interventi possono essere diretti nei confronti dell’agente di danno o di malattia, interessare la coltura colpita, influenzare l’ambiente oppure intervenire in misura diversa su tutti gli attori del sistema.
In passato ci si è molto concentrati sul “Parassita”, introducendo soprattutto sostanze di sintesi (SA), che affiancando a metodologie agronomiche d’intervento, potessero eradicarlo o contrastarne più o meno completamente lo sviluppo. Negli ultimi decenni tuttavia, si sono sempre più sviluppati sistemi che potessero integrare e rendere maggiormente efficaci gli interventi, agendo non solo nei confronti dei patogeni ma anche sull’ospite, introducendo mezzi passivi di difesa, come metodi per l’Induzione di Resistenza ed Elicitori.
Alle SA, ora anche agenti Antagonisti di Controllo Biologico possono essere introdotti, agendo sia nei confronti dell’agente patogeno, sia sulla pianta ospite, riducendo al contempo l’incidenza indesiderata di possibili resistenze.
Nel caso di Crittogame come Peronospora, Botrite e Oidio, molto si è fatto per affiancare metodi sempre più “green” e di riduzione delle resistenze indotte, ed oggi si ha a disposizione un catalogo ancor più ricco di strumenti di origine naturale, biologica e vegetale, totalmente compatibile con le colture e spesso avente azione Nutraceutica (vedi “BARRIERE”, “EQUILIBRATO E FORTIFICATO” e “REAZIONI A CASCATA”).
A tal proposito non si può non ricordare il ricorso a Induttori di Resistenza come i Fosfiti, complessati ed estratti di origine vegetale ricchi di Elicitori, in grado di stimolare le difese delle piante (Gabriel BZ, Agriges), e/o al contempo mantenendo immutate i processi fisiologici rinforzando le capacità di adattamento della colture ai cambiamenti pedoclimatici (Kiram AT, Agriges), il tutto al fine di realizzare piante rinforzate e preparate ad eventuali infezioni.
La prevenzione in questo caso è fondamentale per garantire maggiori capacità di successo nei confronti di eventuali infezioni.
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Un’integrazione interessante e di successo all’utilizzo di SA ad azione preventiva, è data dall’utilizzo concomitante di formulati di origine microbiologica: organismi appartenenti a batteri del genere Bacillus, capaci di attività antagonista allo sviluppo delle Crittogame.
Un tipico esempio è rappresentato da Bacillus amyloliquefaciens (diversi ceppi nei formulati: Amylo-X, Amylo-X C,Serifel, Taegro) presente naturalmente anche in molti terreni agrari, in grado di colonizzare radici e vegetazione, competendo con i funghi fitopatogeni e limitarne lo sviluppo. Tali microrganismi sono altresì in grado di produrre sostanze (metaboliti) ad azione fungicida, battericida ed elicitoria, stimolando nella pianta la sintesi di sostanze ad azione difensiva.
Ognuno di questi strumenti può integrarsi nella lotta con l’utilizzo di SA, riducendone i quantitativi utilizzati, compatibilmente con le esigenze pedoclimatiche e colturali, fornendo al contempo capacità biostimolanti e nutraceutiche uniche e imprescindibili per la moderna Agricoltura.
fonti:
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