VERDI SUCCESSI: TECNICHE AVANZATE PER LA FRUTTIFICAZIONE IN AGRUMICOLTURA

Nella diversificata produzione agricola, l’obiettivo comune è quello di rendere produttive le colture, migliorando quanto possibile le quantità assolute ottenute, al tempo stesso mantenendo o, meglio, esaltando una resa qualitativa e organolettica rispondente alle aspettative del consumatore. Questo vale per ogni tipo di coltivazione, dalle serre all’agricoltura a cielo aperto, fino agli arboreti da frutto.

A tal proposito, le tecniche attuali di coltivazione e nutrizione sono cruciali per raggiungere questi obiettivi, in particolare agendo sulla fertilizzazione, la gestione agronomica e se necessario, sulla biostimolazione.

Circa il primo punto, l’uso di concimi minerali, organo-minerali e organici è spesso indispensabile per permettere alle piante di trasformare questi elementi in biomassa. Gli agrumi, come gli ortaggi, possono assorbire nutrienti e biostimolanti attraverso le foglie, migliorando così i processi di crescita e la biochimica della pianta. E ciò in correlazione delle diverse fasi fenologiche della coltura: il periodo più critico per l’assorbimento di nutrienti e sostanze attive, nel caso degli Agrumi, è collocato tra l’inizio della fruttificazione e il primo ingrossamento dei frutticini, quindi in post allegagione. Elementi come azoto (N), calcio (Ca++), magnesio (Mg++) e potassio (K+), sono vitali per la fotosintesi, l’ingrossamento dei frutti e il miglioramento delle loro dimensioni. Durante la stagione di crescita, questi nutrienti vengono direzionati verso i germogli e i frutti in sviluppo, in particolare il Ca++ e il K+. 

Per migliorare le dimensioni e la qualità dei frutti, è fondamentale agire sulla presenza di fitormoni essenziali per la moltiplicazione cellulare, sostenendo il metabolismo fotosintetico e anabolico della pianta, non trascurando la tendenza della stessa ad accumulare elementi plastici come il Calcio nei tessuti (che influenza futura consistenza, epicarpo e accrescimento ponderale finale dei frutti) e pertanto è importante integrare la fertirrigazione e le irrorazioni per ottenere frutti più grandi e maturi in anticipo. È cruciale concentrarsi sul periodo subito dopo la fioritura e durante il primo ingrossamento dei frutti, aumentando i fitormoni e gli amminoacidi essenziali per la crescita cellulare e sostenendo il metabolismo della pianta.

Tuttavia, durante il ciclo di crescita delle piante, è comune incontrare problemi di carenze nutritive che influenzano la salute e lo sviluppo delle colture, specialmente in aree con suoli alcalini o ricchi di calcare. Questo è il caso delle piante che soffrono di carenze di micronutrienti, come la Clorosi Ferrica. Su questi terreni, elementi come appunto il ferro (Fe), il manganese (Mn) e lo zinco (Zn) sono poco solubili e quindi meno disponibili per le piante in elevato accrescimento frutti. È noto come i micronutrienti siano essenziali per la fotosintesi e la produzione di clorofilla e pigmenti, e pertanto veicolati verso gli organi di maggiore accumulo come gli stessi frutti. La Clorosi Ferrica è una fisiopatia che può ridurre significativamente la produttività degli agrumi, i quali sono particolarmente sensibili a questa condizione e mostrano perdite evidenti nella qualità e quantità del raccolto. Pertanto, oltre agli apporti di fitormoni, amminoacidi e sostanze attive utili all’ingrossamento, è raccomandabile prevenire il fenomeno, anche in questo caso, in prossimità della fruttificazione, con l’integrazione di chelati di ferro sintetici o applicare soluzioni simili direttamente sulle foglie.

Un’esperienza di protocolli specifici è testimoniata, a tal proposito, dalle immagini allegate che mostrano un agrumeto ove si è adottata una strategia combinata di fertirrigazione e l’uso di sostanze che stimolano la fotosintesi e il metabolismo delle piante, integrandoli perfettamente con specialità a base ferrica e microelementi. Questi prodotti, come il Maxi-Grow e il Trasex a base di L-amminoacidi, Ferro e microelementi (Cosmocel), sono stati applicati fin dalla crescita iniziale dei frutticini, per favorire lo sviluppo ponderale e un’adeguata colorazione finale. Inoltre, si è intervenuti con bioattivatori proteici che trasportano i nutrienti direttamente attraverso le radici (Hemofluid, Simcro), insieme ai protocolli standard che migliorano la fotosintesi, il metabolismo e la formazione dei frutti nelle fasi iniziali.

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fonti:

AA. VV. (2012): Gli Agrumi, coordinamento scientifico di V. Magnifico. Collana Coltura&Cultura, ideata e coordinata da R. Angelini, Bayer CropScience, Ed. Script, Bologna, pag.183-191